Bicatini all'Amatriciana

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Bucatini all'Amatriciana sono una ricetta tradizionale antichissima del Centro Italia, risalente sicuramente all'epoca in cui la pastorizia era molto sviluppata. Si pensa possa essere una derivazione della famosissima Gricia, avvenuta dopo l'arrivo e la coltivazione in Italia del Pomodoro, bisogna pensare al Pastore e alle poche cose che poteva avere nella bisaccia o nel tasca pane, Pecorino, Guanciale, e un po di farina da mischiare con acqua per fare una pasta che poi nel tempo a preso nomi e sistemi di realizzazione diversi

Amatriciana Ricetta di Bolognami

Io sono un amante dei Bucatini all'Amatriciana, il nome identifica la zona specifica da dove ha origine la ricetta, il paese di Amatrice in Provincia di Rieti nel Lazio ma al confine da un parte con L'Umbria e dall'altra con l'Abruzzo. Questo bellissimo territorio quasi ancora selvaggio ci ha donato questa antica specialità che si è prestata nel tempo a diverse varianti. Però, come ho detto prima, la ricetta originale non può essere composta da troppi ingredienti perché non c'erano, i pastori avevano a disposizione poche cose e con quelle si dovevano adattare. Dopo varie ricerche ritengo l'Amatriciana di Bolognami una ricetta molto autentica che rispetta i canoni di quella pubblicata dal Comune di Amatrice come originale. Ricordatevi sempre che per ottenere un piatto con grande sapore e profumo ci voglio sempre gli ingredienti di alta qualità della zona di origine Centro Italia come il Pecorino Romano o Toscano D.O.P., il Guanciale di Norcia o del Lago Trasimeno, Pomodori Pelati San Marzano Italiani, solo così potrai gustare la vera Amatriciana, diversamente sarà una pasta al Pomodoro fatta alla meno peggio. Il formato di Pasta, secondo me, perfetto sono i Bucatini, ma c'è chi preferisce i Rigatoni oppure i Tonnarelli Freschi o gli Umbricelli Freschi, scegliete quello che ha voi piace di più, l'importante e che realizzate bene il sugo che deve essere perfetto

Ingredienti per i Bucatini all'Amatriciana:

Per Quattro Persone

4 Fette di Guanciale del Trasimeno Bolognami

8 Pomodori Pelati San Marzano

6 Cucchiai di Pecorino Toscano D.O.P di Manciano Grattugiato

1 Peperoncino

Pepe Nero di Kampot Bolognami Quanto Basta

1 Bicchiere Piccolo di Vino Bianco Grechetto Antonelli

500 gr. di Bucatini

Come Preparare i Bucatini all'Amatriciana

Iniziate con tagliare quattro belle fette di Guanciale del Trasimeno Bolognami, spesse più di mezzo centimetro, e dopo averle ripulite della cotenna e del Pepe in eccesso, tagliatele a strisce orizzontali non troppo fine, prendete una padella, delle dimensioni che poi vi permetta di saltarci dentro la pasta, e iniziate a farci cuocere il Guanciale. Appena inizia a soffriggere sfumate con Vino Grechetto Antonelli, appena asciugato il vino, togliete il Guanciale dalla padella ma non grasso che ha fatto. Mettete in padella i Pomodori Pelati privati dei semi e fatti a pezzi grossolani insieme al Peperoncino intero, che ha fine cottura andrete a togliere dal sugo. Nel frattempo mettete una pentola sul fioco con abbondate acqua salata, appena bolle mettete i Bucatini. Fate asciugare il Pomodoro, ha metà cottura aggiungete al sugo il Guanciale che avete precedentemente tolto, per non farlo indurire, continuate la cottura fino che il pomodoro non sarà asciutto. A questo punto togliete il Peperoncino, scolate i Bucatini al dente, senza buttare l'acqua di cottura, e metteteli nel sugo, fateli saltare bene e se vedete che sono troppo asciutti aggiungere un mestolo o due di acqua di cottura, mettete il Pepe Nero macinato al momento, spolverate con i due terzi del Pecorino e continuate per qualche attimo a saltare in padella. Servite nei Piatti aggiungendo il Pecorino rimasto. Godetevi questa meraviglia

Il Vino Perfetto per i Bucatini all'Amatriciana

A mio gusto il vino perfetto per i Bucatini all'Amatriciana è il Grechetto Antonelli, prodotto interamente con uve Grechetto Biologico, uno dei vitigni più diffuso ad essere coltivato e lavorato in Umbria. L'azienda di Montefalco ormai da anni, ha intrapreso un metodo di lavoro con principi dell’agricoltura biologica, che ha come principale obiettivo quello di riportare all’interno della bottiglia solo i caratteri del territorio e del vitigno. Le uve sono vendemmiate a mano nelle ore più fresche della giornata, di solito a fine Settembre. Una volta in cantina questi vengono pressati in maniera soffice e successivamente si attende la fermentazione all’interno di vasche d’acciaio alla temperatura di 18°C. Conclude il processo un affinamento in vasca a contatto con le fecce di fermentazione per la durata di circa tre mesi Il vino matura in vasca con lunga permanenza sui lieviti, per poi essere imbottigliato con un'ulteriore affinamento di 3 mesi prima della commercializzazione. Nel bicchiere si presenta di colore giallo paglierino. Al naso si percepiscono note fruttate di Ananas, note di agrumi e profumi che riportano la mente al fiore di mandorlo e biancospino, fanno spazio ad una sensazione minerale. In bocca si viene subito colpiti da una sapidità e freschezza di beva, con una gradevole struttura. Va servito ad una temperatura tra i 8°-10°C